Jim Morrison fuori dal mito

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Jim Morrison è uno dei personaggi che più ho amato. L' ho conosciuto per caso frugando tra i vecchi Lp di mio padre, tra i quali quand'ero in seconda media, trovai The Doors. Subito rimasi attratta dall' atmosfera del disco che era molto diversa dagli altri Long Playing di cui diponevo. Iniziai ad informarmi nella biblioteca comunale e presi subito in prestito alcuni volumi su Jim Morrison del quale mi affascinò molto l' amore che nutriva per la poesia. Summer almost gone

James Douglas Morrison nacque a Melbourne in Florida l' 8 Dicembre del 1943. Fu un poeta e cantante e in maniera minore regista e attore; divenuto famoso con i The Doors, rimase sulle scene dal 1966 al 1971 e ancora oggi è considerato una delle figure più emblematiche, controverse e affascinanti del mondo della musica. Figlio di un ammiraglio dell' esercito americano ebbe sempre  un rapporto difficile con la sua famiglia e nonostante il padre volesse per lui la carriera militare egli intraprese gli studi di cinematografia alla UCLA nella città di Los Angels in California.  I suoi "grupi preferiti" erano i Beach Boys i Kinks e i Love mentre i cantanti prediletti erano Frak Sinatra ed Elvis Presley.  
All' Università conobbe Ray Manzarek che è passato alla storia per le sue esibizioni Live con il suo organo Vox continental con cui suonava sia la linea del basso sia quella della tastiera; con l' aggiunta di Robby Krieger alle chitarre, appassionato di Blues e Flamenco  e Jon densomore alla batteria, molto influenzato dalla musica Jazz, nacquero i The Doors. The Crystal ship
Il nome del gruppo deriva da una poesia di William Blake inclusa nel libro Le porte della percezione di Aldous Axley: 
"Quando le porte della percezione verranno spalancate 
l' uomo vedrà le cose come realmente sono: 
infinite".

I The Doors pubblicarono con Jim Morrison 6 album. Vorrei spendere altre 2 parole sulla formazione, infatti i 4 instaurarono un rapporto molto stretto e, fatta eccezione per l' album The soft Parade, contribuirono personalmente alla stesura di tutti pezzi. La band di qualità eccezionale riusciva a seguire i flussi di coscienza di Morrison, che durante i Live prolungava i pezzi staccandosi completamente dalle tracce originali. I Doors sono per Morrison ciò che gli Experience erano per Hendrix, nel senso che pare ovvio che la forte sintonia sul palco unita alle doti di tutti i componenti, permetteva alla band di giostrarsi al meglio anche nelle improvvisazioni. Vorrei quindi sottolineare e rimarcare che i Doors non sono Jim Morrison: Manzarek, dal tocco inconfondibile ha fatto scuola, e Light My fire il pezzo più suonato del gruppo è stato scritto da Robby Krieger. 
Leggendo i suoi testi si coglie il profondo senso di isolamento marcato da una profonda angoscia e nonostante la sua figura come cantante sia  nell'immaginario collettivo quella predominante, i suoi testi sono bellissime, troppo spesso sottovalutate, poesie. Pensiamo al brano Horse latitudes, forse il mio preferito. Le sue poesie son state pubblicate nei libri DesertoNotte americana che ho qui sottomano, in cui oltre alle poesie, troverete delle sceneggiature, testi di canzoni e il suo diario parigino (tra cui An american pastoral del quale girò un film). Andate a curiosare, molti suoi scritti sono veramente eccezionali!
Per quanto riguarda la filmografia, non posso non citare Oliver stone, ampiamente criticato dagli stessi Doors, mentre due anni fa è uscito il film documentario di Tom Dicillo, When You're strange che accorpa, per quanto possibile, filmati inediti, stralci di interviste e un filmato di Morrison, girato con l' amico Frank lisciandro chiamato "An american Pastoral" di cui ho parlato poco fa, il tutto è narrato in Inglese da Johnny Depp e tradotto in italiano da Morgan. 
Come tutti sanno, una volta svincolatosi dalla casa discografica Elektra, Morrison sempre più affetto da depressione e alcolismo, dopo un breve viaggio in Marocco si trasferì con la compagna Pam Curson, a Parigi, città in cui morì il 3 Luglio del 1971. Le sue spoglie son conservate al Pere Lachaise assieme a quelle di tanti altri artisti tra cui Moleire, Oscar Wilde e Proust. Le cause della morte sono incerte, alcuni dicono che la compagna eroinomane gli avesse somministrato un cocktail letale che unito a un bagno caldo gli provocò un arresto cardiaco. Voci di corridoio, diciamo così, affermano che ci sono numerose lacune nei referti medici e a quanto si dice nessuno vide mai il corpo, inoltre  il medico che firmò lo stato di decesso pare essere inesistente. Ricordo che qualcuno mi regalò un libro che si intitola Jim è vivo, che ora non ho tra le mani in cui l' autore afferma che Jim Morrison avesse cambiato identità per sfuggire la fama. Ovviamente vien difficile crederci, ma come tutti i miti nati e morti velocemente anche Jim Morrison è un "personaggio" che ben si presta a ricami di ogni sorta.  
È certo che seppur grande per il mondo dell' Arte, Morrison visse la sua vita freneticamente ma al momento della sua morte era comunque un giovane ragazzo di 27 anni, spesso questa cosa passa nel dimenticatoio oscurata dai famosi scatti e vicissitudini che l'hanno reso celebre. Concludo dicendo che Morrison rimarrà sempre una delle personalità che hanno più direttamente influenzato la mia vita, grazie a lui ho scoperto la poesia e quest'amore mi ha poi indirizzata verso il mio percorso di studi, giusto per dirne una. 



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