Judee Sill, quando il talento non vende
Qualche tempo a fa ho scoperto Judee Sill, una cantautrice americana folk praticamente sconosciuta. L'innamoramento è stato immediato e dopo scrupolosissime ricerche, posso dire conoscerla bene. Mi mancano ancora i vinili, quasi introvabili, ma son certa che li avrò in collezione molto presto.
Infanzia travagliata la sua, nata nel 1944 in Oklaoma era figlia di un commerciante e una casalinga; la famiglia non era molto stabile e dopo la morte prematura del padre la madre si trasferì a Los Angeles sposandosi con il disegnatore di Tom e Jerry, morì alcolizzata nel 1963. Anche il fratello morì prematuramente, mi pare di incidente stradale.
La ragazza un po' turbolenta già a 17 anni condusse una serie di rapine in stile Bonny & Clide con un uomo molto più grande di lei, iniziando a sperimentare droghe di ogni genere. Fu rinchiusa in un riformatorio gestito dalle suore in cui scoprì il pianoforte che in poco tempo imparò a suonare da autodidatta. Questa esperienza le fece capire di avere un talento non comune, il suo orecchio assoluto infatti la facilitò nell'apprendimento di tutti gli strumenti che le capitavano tra le mani. Iniziò a lavorare in un piano bar e cominciò così anche la sua dipendenza da eroina; Judee non disdegnava la prostituzione per procurarsi le dosi quotidiane, si sposò, tra l'altro, con il compagno di sventure, il pianista Bob Harris che lasciò poco tempo dopo. A Los Angeles incontrò David Crosby e Grahm Nash, che rimasero colpiti dal suo talento e dalla sua voce celestiale, così la invitarono a unirsi nel loro tour per aprire i concerti. Judee fu notata da David Geffen che la scritturò per un album con la casa Asylum. La Sill era talmente riconoscente a Geffen che se ne innamorò definendolo il suo angelo salvatore, gli dedicò il suo primo disco: Judee Sill, 1971. La fortuna sembrava iniziare a cambiare, i Turtles incisero il suo brano Lady-O che in diritti d'autore le fruttava 60 dollari a settimana, in pratica solo aver ceduto questo pezzo ai Turtles le garantiva una interessante rendita mensile; comparse anche sul Rolling Stone. Il disco però non ebbe il rilievo che la Sill si aspettava, l'America l'aveva snobbata, arrivò allora in Inghilterra dove invece era molto apprezzata, lei stessa disse che probabilmente il suo lavoro era più adatto all'introspezione del pubblico europeo piuttosto che a quello americano, forse troppo frivolo. Ascolta Live at the BBC 1972-1973
Il suo secondo lavoro, sempre con l'Asylum è Heart Food del 1973, che, nonostante le critiche positive, non ottenne sulla sfortunata scia del primo, il dovuto successo. Live at University of Southern California, 1973
La Sill sprofondò in un'incontrollabile depressione e fu vittima di alcuni incidenti d'auto che le procurarono ulteriori problemi di salute. Si definiva malata di solitudine, chiusa in casa a vivere delle poche rendite, passò gli ultimi anni della sua vita consumata dall'eroina, attorniata da giovani fanciulle che giravano nude per casa. Si spense per overdose di eroina nella sua villa, della quale aveva chiuso tutte le finestre in modo da non vedere più la luce. Fu ritrovata da alcuni amici.
La Sill si sentì abbandonata da Geffen, che in realtà era un produttore discografico, il quale vedeva in lei solo un'esperimento, un potenziale, niente più.
Judee era una certosina della musica, la curava nei minimi dettagli; quando necessario conduceva personalmente l'orchestra, perché la musica era il suo dono e voleva controllare ogni fase dell'elaborazione dei suoi pezzi. Le sue canzoni più conosciute sono "Jesus was a crossmaker", "Cryon Angels" e "Lady O". Sono rimasti tantissimi demo casalinghi dell'artista e di recente sono uscite in commercio alcune raccolte inedite.
Quando l'ho scoperta non riuscivo a credere alle mie orecchie, ritengo che Judee Sill sia una delle migliori cantautrici del 900 e non ha nulla da invidiare alla grande Joni Mitchell, per esempio. Probabilmente farà parte di quegli artisti che conosceranno la fama solo molti anni dopo la morte. La sua straordinaria capacità metrica ed esecutiva è sbalorditiva; la sua malinconia, riflesso di una vita turbolenta, si traspone in musica a livelli altissimi ma molto soft. Consiglio a tutti di scoprire questo tesoro nascosto della musica contemporanea, i suoi dischi Judee Sill e Heart Food sono dei veri capolavori. 10 e infiniti +
Ho appena deciso che ogni tanto scriverò una rubrica intitolata "quando il talento non vende" in cui parlerò di artisti incompresi che per ragioni sconosciute sono stati dimenticati.
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