Stones on Fire LIVE!
Questa settimana sono volata a Berlino per due grandi eventi: il mio primo concerto degli Aerosmith, che ho sognato sin dall'infanzia e il giorno dopo il mio secondo concerto degli Stones. Per accaparrarmi i biglietti dei Rolling ho sudato freddo, ho partecipato a mille aste e infine sono riuscita ad avere tra le mani due biglietti sotto il palco a un prezzo più o meno ragionevole. Il concerto si è svolto in un bellissimo anfiteatro berlinese,Waldbühne, immerso nei boschi, uno scenario mozzafiato per un Evento con la E maiuscola. Il mio posto mi ha permesso di vedere il back Stage, e a un certo punto ho riconosciuto Joe Perry degli Aerosmith e ci siamo salutati.
Prima degli Stones ha suonato un gruppo interessante a metà tra Wilson Pickett e Terence Trent d'Arby, con la grinta catartica dei Jet: i The temperance movement. Difficile conquistare una platea intera prima che suonino i signori del Rock, eppure questi ragazzi ci hanno preso in pieno! Davvero una bella scoperta, a quanto ho letto sul sito della band è stato Mick Jagger in persona a volerli portare con se per 4 date, in giro per l'Europa. Che colpaccio ragazzi!
Dopo la parentesi del gruppo spalla, è partito un remix di Sympathy e poi lui: Keith con scarpe verdi, pantaloni bordeaux, camicia verde e sciarpina in tinta legata al pantalone, la sua chitarrozza e una bandana coi colori della Jamaica, è bastata una pennata e tutti abbiamo capito, quella era Start me up. A quel punto la situazione è diventata critica, noi eravamo 2 italiani in mezzo a un sacco di tedeschi che al massimo agitavano le braccia in maniera contenuta, noi invece facevamo coreografie alla Jagger, in qualche momento l'abbiamo anche sfidato! Tuttavia abbiamo spiegato alla gente affianco a noi che quel giorno eravamo una grande famiglia e incredibile.. alla fine anche loro si son fatti trasportare dalla foga italiana! Quindi l'abbiamo finita a comparire nelle loro foto, con tanto di abbracci a fine concerto e tutte ste' robe, un nostro amico tedesco ci ha salutati dicendo: "sardinian people is crazy, keep rocking!". Gli Stones, oltre ad essere bravissimi, sono anche simpaticissimi, al terzo brano Mick ha presentato la band e ha iniziato con: "adesso vi presento il grandissimo, fenomenale.." ed è uscito Ronnie Wood, ma Mick ha chiamato Charlie. Io vedevo il back stage e Keith ridendo gli diceva "ti sta chiamando" lui ha alzato il drink e la sigaretta e gli ha fatto un cenno per la serie: "fammi fumare in pace poi esco". Infatti è uscito dopo qualche minuto, quando l'ha deciso lui, dopotutto non ha bisogno di tante presentazioni. Altra cosa divertente, gli Stones lanciano, prima di ogni concerto, un contest su facebook per far scegliere un pezzo al loro pubblico in base ai like e condivisioni, così Mick ha detto: "ora arriviamo al pezzo che avete scelto voi, noi volevamo suonare Wind of Change degli Scorpions ma non l'ha votata nessuno quindi prendetevi Honky Tonk Woman". Come ho accennato questo è stato il secondo live che ho visto e Jeez.. sono in formissima. Un concerto perfetto armonico, gioiso, già perché gli Stones sono un concentrato di gioia e adrenalina allo stato puro. La scaletta base è stata ampliata con qualche pezzo, tipo Under my thumb e un blues (forse) improvvisato con Mick Taylor che abbiamo visto anche nel loro albergo. Vi spiego, io non ero mai stata a Berlino, son approdata lì 3 giorni per vedermi due concertoni e non è che avessi questa gran voglia di vedere monumenti e robe varie, mi son vista solo il museo della die bruke, perché amo moltissimo l'espressionismo tedesco e Nolde, comunque abbiamo deciso di non fare i tamarri e andare a vederci la porta di Brandeburgo per pranzo, però qualche centinaio di metri prima abbiamo visto un sacco di lingue rosse con macchine fotografiche.. insomma li c'era l'albergo degli Stones. Abbiamo deciso di prenderci un insalata molto costosa in un ristorante li affianco e poi siamo rimasti li a chiacchierare con una signora sessantenne e suo marito che non conosceva Mick Taylor -lei lo ha cazziato di brutto-. Il mio amico Samuel, prontamente dall'Italia, ci aveva avvertito mandandoci foto degli Stones che facevano colazione in quella zona la mattina presto, ma mai mi sarei aspettata di finire in fila davanti al loro Hotel. Alla fine loro sono usciti dal retro, noi siamo stati li un oretta, non abbiamo visto le porte di Brandeburgo ma in fondo a Berlino posso tornare quando voglio. Torniamo al concerto, ho visto una band raggiante, carica di adrenalina e positività, un energico Mick Jagger che cercava il calore del pubblico in maniera bramosa ma elegante. Reduce dalla recente scomparsa della sua compagna pare abbia catalizzato le sue energie On Stage, in fondo "the show must go on" e diciamocelo, è impossibile immaginare questi nonnetti (si fa per dire) del rock a casa a non suonare facendo zapping davanti alla Tv, magari mangiando junkfood. No, no, questi son di un altro pianeta. Spero che andiate in massa a vederli al Circo Massimo perché fanno bene al cuore.
Visuale al mio arrivo |
Sono una pessima fotografa |
Foto dal profilo facebook degli Stones Leggi anche la recensione di Goats head soup |
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