Addio Johnny Winter, il Bluesman bianco

"I always wanted to play music and have it be my career and knew this by the age of 12"
Johnny Winter
Sarà una casualità, ma sta' settimana in macchina ho messo un nastro Blues in cui, più o meno 15 anni fa, avevo registrato un po' di tutto, da Robert Johnson a Muddy Waters passando per il grande Johnny Winter, super bluesman, del quale è impossibile non innamorarsi. La mia storia con lui è iniziata prestissimo, quando avevo una quindicina d'anni e l'amore fu immediato, purtroppo non ho mai avuto il piacere di andare a un suo Live, le due volte che, esaltatissima, stavo per andare a un suo concerto, qualche imprevisto mi ha vietato di vederlo in azione. Mi rimangono i nastri e due occasioni mancate.
Jimi Hendrix, Buddy Miles e Johnny Winter, 1969
Johnny Winter è morto lo scorso 16 Luglio a Zurigo per cause sconosciute, aveva 70 anni ma nonostante i problemi di salute, quando aveva in mano la chitarra faceva bloccare il respiro a tutto il pubblico. Gli amici che hanno avuto la fortuna di vederlo Live mi han detto che, circa 3 anni fa, era stato accompagnato sul palco, pieno di acciacchi, ma che una volta presa in mano la chitarra aveva incendiato la platea con i suoi virtuosismi e la bellissima voce, altro marchio di fabbrica firmato Winter, con la quale riusciva a interpretare anche i pezzi più classici in una chiave personalissima. 
Una vita piena di eccessi, la sua, girovagando su palchi di ogni tipo in giro per il mondo, che l'ha visto duettare, tra gli altri, con Jimi Hendrix e Janis Joplin. Ha pubblicato 18 album in studio mentre come produttore ha collaborato con numerosi artisti, tra i quali spicca Muddy Waters, ricevendo 3 Grammy. Vorrei salutarlo ascoltando un suo album al quale sono molto affezionata, ecco a voi "Johnny Winter del 1969". Buon ascolto, ciao Johnny!


"The best artists are gone now"
Johnny Winter

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