Chi ama il Blues non può non conoscere Rory Gallagher, un super artista irlandese; precocissimo chitarrista Rory formò giovanissimo la sua prima band i Taste con i quali incise 3 dischi e partecipò anche al celebre festival all'Isola di Wight nel 1970 a cui presero parte moltissimi artisti tra cui Jimi Hendrix e i The Doors.
I Taste si sciolsero nel 1971 dando il via alla carriera solista di Gallagher. L'artista ha inciso parecchi dischi tra cui il bellissimo
Tattoo
nel 1973, quarto album solista,
in cui la sperimentazione passa per la prima volta dal Blues al Jazz con una facilità impressionante. Tra i pezzi più interessanti c'è sicuramente
Cradle rock che va dritta come un treno e rappresenta un interessante svolta hard rock, energica e frizzante. Altra novità è l'elegante
They don't make them like you anymore, con quel sottofondo tra il jazz e un accenno di progressive. Consiglio l'ascolto del pezzo in cuffia in modo da coglierne tutte i preziosi ricami del basso, ma che dico, di tutti gli strumenti! Ovviamente in Rory c'è sempre spazio per il blues e pezzi come
Who's that coming ben rappresentano lo spirito originario e originale di questo immenso artista sino ad arrivare alla meravigliosa
A million Miles away con assolo stratosferico, voce super bella e accompagnamento quasi ridotto all'osso perchè tutti tutti gli occhi e le orecchie ascoltano Rory e che dire di
Admit it, altro pezzaccio..
La vita di questo grandissimo artista è stata segnata dall'abuso di droghe e alcolici costringendolo a un trapianto di fegato che ne ha provocato la morte nel 1995, all'età di 46 anni. Inspiegabilmente Rory è un musicista poco conosciuto ma il suo talento ha un valore inestimabile e dovrebbe esser presente in tutte le migliori collezioni di dischi. Se poi non siete soddisfatti o non ancora convinti del suo genio, vi consiglio l'ascolto del discone immenso
Wheels within Weels che approfondirò in un altro momento. .
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